
Situato nella parte più alta del borgo di Monteodorisio ( che prende il nome da Odorisio conte dei Marsi nel secolo X), costruito in quel luogo sia per l’avvistamento facilitato dei nemici che per fuga in caso di assedio, il Castello è stato edificato intorno al XI sec. presumibilmente dai Normanni: nel 1095, infatti appare, con le chiese di San Salvatore e San Pietro, come parte di una donazione fatta dal Conte Roberto di Loritello al vescovo Rainolfo. Nel 1256 fu data in feudo al nipote di Federico II, Corrado D’Antiochia. Nel 1269 passa a Sordello da Goito, ricordato da Dante Alighieri nel VI canto del Purgatorio. In seguito, fu posseduto da altre grandi famiglie come i D’Avalos. Originalmente, era un castello a pianta rettangolare con quattro torrioni a sezione circolare. Si possono vedere, ormai, solo le mura del Castello, e principalmente i lati nord ovest e sud est e tre torrioni su quattro. E’ stato costruito utilizzando le rocce del fiume Sinello. I torrioni hanno una pianta circolare : quello a ovest ha un coronamento a beccatelli privi di caditoie e ha scopo estetico mentre quello a nord presenta un motivo architettonico fatto con mattoni posti a lisca di pesce. Il Belvedere posto davanti al Castello di Monteodorisio regala allo spettatore un panorama mozzafiato.
All’interno del Castello è presente il Museo per l’economia tra l’antichità ed il Rinascimento, che propone anche visite guidate.
Una leggenda del Castello vuole che al suo interno ci siano ancora tutti i tesori posseduti dalle varie famiglia che si sono avvicendate nella dimore, e che aspettano di essere ritrovati.
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