
Il Castello Piccolomini di Capestrano rappresenta, nonostante i numerosi interventi, uno dei complessi fortificati più interessanti d’Abruzzo. Le sue vicende sono legate al succedersi di importanti casate, dai duchi Acquaviva di San Valentino, ai Piccolomini, sino all’avvento dei Medici cui il castello appartenne fino all’abolizione della feudalità.
L’edificio residenziale quattrocentesco (1485), attualmente sede del Municipio, ingloba i resti di una preesistente fortificazione medievale di cui si conserva l’imponente torre prismatica che domina in altezza il resto della costruzione; esso si compone di due corpi disposti ad “L” di cui il maggiore, a sud-ovest, forma il lato di fondo della piazza principale del paese, mentre il minore chiude il cortile interno verso nord-ovest. Il fortilizio ha una duplice funzione: di castello nel senso di residenza padronale fortificata e di castello-recinto. La facciata principale, che prospetta sulla piazza del paese, si presenta serrata tra due torri tonde a scarpa (originariamente era una cortina priva di aperture) ed è il frutto di un radicale intervento di trasformazione effettuato nel 1924 che ha inserito nelle mura difensive un severo ingresso, sovrastato dallo stemma dei Piccolomini. Al primo piano si aprono cinque finestre archiacute in marmo risalenti all’età rinascimentale.
L’originale ingresso al complesso era invece posto sul lato est, protetto da un fossato; oggi restano visibili il rivellino, innalzato a difesa dell’accesso, e i fori delle catene del ponte levatoio sostituito ora da una scalinata in pietra. Rafforzano l’aspetto difensivo del castello le porzioni di merlatura, ancora superstiti lungo il coronamento, e l’apparato a sporgere, sul quale sono visibili alcune bertesche poste a difesa dei punti più vulnerabili della costruzione. Il cortile interno, di grande bellezza, è occupato al centro da un pozzo quattrocentesco in marmo, fiancheggiato da colonne con capitelli fogliati. Una bella scalinata in pietra consente l’accesso ai piani superiori.
L’interno, completamente ristrutturato in seguito ad un radicale intervento di restauro iniziato nel 1924, è per gran parte ormai privo d’interesse artistico ad eccezione di due pregevoli saloni divenuti oggi centro di attività sociali. Il castello, proprietà del Comune di Capestrano, ospita al suo interno gli uffici del Municipio e dell’Associazione Pro Loco Capestrano.





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