26 Settembre 2023
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Personaggi Famosi Sicilia

Fra’ Fedele da San Biagio: Il frate pittore

Fra Fedele da San Biagio autoritratto

Nascita

18 Gennaio 1717

Morte

9 Agosto 1801

Fra' Fedele Apparizione di Gesù a Bernardo di Corleone
Apparizione di Gesù a Bernardo di Corleone

Padre Fedele da San Biagio Platani, al secolo Matteo Sebastiano Palermo Tirrito, era un frate cappuccino, sacerdote, poeta e soprattutto pittore del XVIII secolo. Nacque a San Biagio Platani (Agrigento) da Nicola Palermo e Maria Tirrito. Fin da piccolo mostrò una spiccata predisposizione per la scultura e la pittura ma anche per la grammatica, la filosofia e la retorica. Nel 1739 divenne frate cappuccino con il nome di padre Fedele da San Biagio.

Tra il 1741 e il 1743 avvenne la sua grande svolta artistica quando conobbe Olivio Sozzi, uno dei più affermati pittori siciliani del Settecento, divenendo un suo allievo. Per completarne la formazione, Sozzi lo indirizzò verso un percorso di studi che lo portò prima a Roma, poi a Napoli presso botteghe di grande spicco fino ad approdare alla scuola di nudo dell’Accademia di San Luca.

Il suo talento e lesue innovative soluzioni pittoriche lo portarono ad essere il pittore ufficiale dell’Ordine cappuccino siciliano, eseguendo un numero altissimo di dipinti presso chiese e conventi cappuccini come i conventi di Palermo, di Bovina e di Nicastro.

Nel 1755 viene chiamato a Ciminna presso il Convento dei Cappuccini, all’ora uno dei più importanti centri di studi teologici e filosofici. Il convento vantava anche una grande biblioteca con più di 2500 volumi. Ed è proprio li che realizzo alcune delle sue opere più importanti: “l’Assunzione di Maria”, “La Resurrezione di Lazzaro”, “Il Martirio di S. Vito” e “l’Apparizione di Gesù a Bernardo di Corleone”, oggi esposto presso il Polo Museale di Ciminna. I tratti mostrano una chiara dipendenza dai modi del Benefial, pittore romano che si distinse per la ricerca di un forte e appassionato naturalismo.

Fra’ Fedele non si distigue solo per la sua arte, ma anche per le sue opere poetiche e i suoi trattati teorici e didattici. Vere e proprie miniere di notizie sulla pittura siciliana del sec XVIII e su alcune tecniche interessanti riguardanti la tecnica ad olio.

Tra opere e sculture, si annoverano più di centocinquantasei grandi pale d’altare e altre tremila opere di diversa grandezza. I suoi dipinti sono esposti perfino a Roma presso le corti dei papi, entranto di diritto nella cerchia dei più importanti pittori di arte sacra nel panorama artistico siciliano del XVIII secolo.

Credits: Liliana Ingraffia – Associazione Culturale Genesis

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Light Designer nella vita di tutti i giorni, viaggiatore nella seconda vita. Credente della filosofia del viaggio in solitaria giusto per poter fare quello che mi pare. Fotografo e visito qualunque cosa ho sott'occhio.

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