21 Marzo 2023
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Diario di viaggio

I racconti del signor Natale

DIARIO DI VIAGGIO N. 1. FOSSACESIA

Parco dei Priori a Fossacesia
Parco dei Priori a Fossacesia

L’odissea abruzzese ( nel senso di viaggio mitico e mistico tra le meraviglie della nostra Regione, tanto sconosciuta quanto ricca di arte e cultura) è iniziata la mattina del 15 settembre, arrivando a Fossacesia, città magica appartenente alla Costa dei Trabocchi. Prima di parlare con il nostro contatto, siamo stati accompagnati a casa di un signore, Nicola Natale, di 94 anni e 15 giorni ( come ha voluto specificare) che ci ha accolto e ha iniziato a parlare. Come un dolce nonno che racconta favole, il signor Natale ci ha detto che Fossacesia è nata intorno al 1600 ma l’Abbazia di S. Giovanni in Venere  intorno al 1100, ci ha narrato di come dall’Abbazia alla Rocca c’era una strada attraversata in tempi antichi da monaci e frati. Ci ha parlato dei fossi utilizzati per conservare il grano, e di come una delle prime famiglie romane insediate che utilizzavano questo metodo si chiamava Cesi: quindi Fossa dei Cesi. Fossacesia. Oltre ad aneddoti molto divertenti ma che è meglio non riportare ( possiamo sempre dirveli in privato), il racconto del signor Natale è continuato con i Mayer, che costruirono i palazzi in piazza intorno al 1700 e raccontandoci di come, dopo la Prima Guerra Mondiale, grazie all’emigrazione, Fossacesia iniziò ad allargarsi e a prendere la forma che ha ora.

Fontana delle 5 cannelle a Fossacesia
Fontana delle 5 cannelle a Fossacesia

Prima vivevamo in 3 stanze ed eravamo 8 persone, ora siamo 3 e viviamo in 16 stanze“. Con questa frase, che mi ha lasciato un sorriso agrodolce, abbiamo salutato colui che aveva dato inizio al nostro viaggio abruzzese nel migliore dei modi! Arrivati in piazza, abbiamo incontrato la signora Lidia Favia, che ci ha accompagnato all’Abbazia. Abbiamo visitato il Parco dei Priori, un luogo la cui tranquillità aveva ispirato anche il grande Gabriele D’Annunzio che qui si rilassava, abbiamo visitato la Chiesa e il meraviglioso Chiostro accanto: qui Lidia ha parlato di un bellissimo evento legato all’olio e ad una camminata tra gli ulivi del luogo, che sicuramente pubblicizzeremo nel sito. Dopo una breve visita al Belvedere, assolutamente consigliato, abbiamo scoperto l’esistenza sia di un ulivo millenario, sia della Fonte di Venere, una vecchia Fonte in fase di ristrutturazione in cui, nelle epoche passate, le donne si abbeveravano pregando la dea per avere dei figli. Anche l’Abbazia sorgeva sopra i resti di un tempio dedicato alla Venere Conciliatrice.

Era il momento di continuare il nostro viaggio. Dopo una visita veloce alla Fontana delle Cinque Cannelle e alle Chiese del paese, abbiamo salutato la nostra guida, non prima di aver assaggiato un piatto tipico del luogo: una pizza ripiena di peperoni arrosto e sarde, famosa per essere il pasto principale nel Giorno dei Morti, il 2 novembre. Dopo averla divorata, abbiamo deciso: ci uniremo anche noi a questa succulenta tradizione!!

Attore e regista, cerca di unire al viaggio per lavoro il viaggio per passione. Grande appassionato di misteri dei luoghi visitati, non disdegna monumenti artistici, luoghi sconosciuti e soprattutto  prelibatezze culinarie.

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