26 Settembre 2023
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Bellezze mondiali Monti e Vette Trekking

Il Monte Amaro: la cima più alta della Majella

Alba sul bivacco pelino monte amaro

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Descrizione del Monte Amaro

Chi più in alto sale, più lontano vede. Chi più lontano vede, più a lungo sogna.

Con questa frase di Walter Bonatti, sicuramente riferito ad uno dei massicci del Monte Bianco, vogliamo raccontare la bellezza e la maestosità della vetta più alta del Parco Nazionale della Majella: il Monte Amaro.

Con i suoi 2.793 metri si attesta ad essere la vetta più alta della Majella e la seconda vetta più alta dell’Abruzzo e degli appennini (prima c’e solo il Corno Grande nel Gran Sasso con i suoi 2.912).  Ci sono diversi sentieri per arrivare alla famosa croce posta in vetta al Monte Amaro e ogni percorso ha i suoi pro e i suoi contro. La difficoltà è dichiarata come EE (escursionisti esperti) grazie anche ai tanti dislivelli in salita da affrontare.

Saliti sulla cima del Monte Amaro potrete ammirare il panorama a 360°. In giornate con poca foschia sarà possibile vedere anche le coste adriatiche.

Il famoso Bivacco Pelino, sulla cima, è fruibile dai tanti trekker per passare la notte al caldo e magari svegliarsi alla buon’ora per assistere all’emozionante alba da ammirare seduti mentre si sorseggia un buon caffe o un ottimo thè.

Da Fara San Martino al Monte Amaro

L’inizio del persorso ha luogo appena prima delle Gole di San Martino. Potete parcheggiare l’auto al parcheggio appena fuori inserendo nel GPS questo indirizzo:

Parcheggiate l’auto, entrate nelle gole e ammirate lo splendido Monastero di San Martino in Valle. Dopo circa 30 minuti vedrete la prima fontana (Fonte di Vaiz Long) e dopo altri 40 minuti la seconda fonte (Fonte delle Vatarelle). Continuate lungo il sentiero CAI fino ad arrivare alla faggeta di Macchialunga. Lungo la strada potrete trovare l’ultimo fontanino (Fonte Milazzo) e continuate lungo il sentiero H1 non prima di aver fatto scorta d’acqua.

Proseguite lungo la Val Cannella, un bellissimo anfiteatro glaciale, per poi imboccare il sentiero verso ovest per il primo rifugio: il Rifugio Manzini. Da qui continuate fino a sbucare all’imbocco dei Tre Portoni e seguite il crinale con le indicazioni per arrivare sul Monte Amaro.

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Dal Rifugio Pomilio al Monte Amaro

L’inizio del percorso ha luogo al Rifugio Bruno Pomilio inserendeo nel GPS questo indirizzo:

Parcheggiate la macchina e prendete la strada asfaltata davanti a voi. Dopo circa 1.5 Km arriverete ad una madonnina. Li inizia il sentiero asfaltato per il Monte Amaro.

Seguite il primo crinale fino ad arrivare alla Tavola dei Briganti (circa 30 minuti) e l’ubicazione della prima fontana d’acqua. Fate rifornimento e preparatevi psicologicamente ad affrontare la salita verso il Bivacco Fusco e la vista sull’Anfiteatro delle Murelle.

In circa 40 minuti sarete su e poco prima troverete l’ultima fontana d’acqua. Ricaricate le sacche e le borracce perchè vi serviranno.

Proseguite per il Monte Focalone (2.676 metri) per poi fare una serie di sali e scendi lungo i Tre Portoni. Superato questo punto seguite il crinale che vi porterà alla croce del Monte Amaro e al Rifugio Pelino.

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Da Fonte di Nunzio al Monte Amaro

L’inizio del percorso ha luogo da Fonte di Nunzio, in località Pacentro impostando nel GPS l’indirizzo:

Il sentiero P5 inizia proprio da Fonte di Nunzio con la segnaletica perfettamente visibile all’interno della faggeta. Dopo circa un’ora ci si ritrova a Fonte dell’Orso (1.800 m.). Superata la fonte la visuale si apre e lascia spazio all’anfiteatro di Fondo di Majella.

Ci si addentra all’interno della Forchetta di Majella (2.390 m). Da qui ci si immette nel bellissimo Altopiano di Femmina Morta e già da qui si comincia a vedere il bivacco rosso del Pelino.

Si continua a salire fino a raggiungere quota 2.793 metri del Monte Amaro.

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Video dal Monte Amaro

Foto del Monte Amaro

administrator
Light Designer nella vita di tutti i giorni, viaggiatore nella seconda vita. Credente della filosofia del viaggio in solitaria giusto per poter fare quello che mi pare. Fotografo e visito qualunque cosa ho sott'occhio.