La Torre di Punta Penne, indicata su tutta la cartografia antica e fatta mensione nei documenti storici, giace su un piazzale di raccordo stradale che ha perso ogni interesse, è in restauro e si è miracolosamente salvata dal vicino porto e dal vicino faro. Comunicava verso nord con Torre dell’Asinella e verso sud con la lontanissima Torre di Petacciata, tolto il puntello di Torre del Trigno. Così l’Ingegner Carlo Gambacorta lo descrive:
Questa prima torre quadrata detta la Penna in territorio del Vasto sta distante dalla Torre di Petacciato miglia diciotto e verso Abruzzo dalla Torre dell’Asinella miglia quattro. E’ ben collocata di buona fabricaguarda verso Abruzzo due cale grande gionto a detta torre. Ha corrispondenza con la Torre dell’Asinella verso Abruzzo e Capitanata con la di Petacciata, dalla quale cosa s’è detto per essere diciotto miglia lontano la detta torre e quasi nel mezzo essendoci il fiume Trigno di dovria rifundare una nova torre che guardasse detto fiume e fosse sita dalla parte d’Abruzzo. Bisogna un falconetto per guardare dette cale che con un mascolo n’è basta. E’ necessario accomodarsi la cisterna che d’inverno non tiene l’acqua e sia stato mal matonato. … Ci vorrà la spesa di ducati venticinque.
La torre misura 12 metri di lato alla base; è costruita in mattoni e completamente intonacata. Ha una finestrella per lato al primo piano e una porta nel lato a monte, cui si accede con scala in muratura a due rampe, di costruzione posteriore. Porte di ingresso in rottura a piano terra in lato monte e costa-sud. I barbacani delle caditoie sono stati manomessi. in quel tempo quasi distrutto.
La torre venne edificata pressappoco al centro del quadrilatero del «castello rifugio». Del castello rilevato nel 1904 dall ing. Greco del Genio Civile di Chieti, sono tuttora visibili i ruderi del torrione quadrangolare nord-ovest. L’edificio ha un buono stato di conservazione ed è di dominio pubblico essendo nel centro città.
Leave feedback about this