Il villaggio di Dingboche si trova a 4.410 m e ci si arriva percorrendo il trekking per l’Everest Base Camp. Insieme al villaggio di Namchee Bazar è il secondo punto di acclimatamento per evitare il classico mal di montagna. L’alternativa a Dingboche è il villaggio di Pheriche; difatti molti trekker percorrono una delle vie all’andata e una al ritorno, in modo da poter visitare tutte e due i villaggi. Ad est del villaggio scorre il fiume Imja, famoso per essere un affluente del Gange ed ha la particolarità di scorrere attraverso tre vette che superano gli 8.000 metri: il Dhaulagiri, Manaslu e Annapurna I.
Una piattaforma di atterraggio per elicotteri si trova nel lato ovest del fiume, e serve per riportare i trekker che durante il cammino soffrono il mal di montagna.
Tutto il villaggio è circondato da una fitta rete di lodge ed è stata adibita una zona per gli escursionisti che decidono di pernottare con tenda e sacco a pelo. È provvisto anche di una sala da biliardo per ingannare il tempo di acclimatamento ed è considerata una delle sale da biliardo più alte al mondo.
La particolarità interessante di Dingboche sono i muri : chilometri di pietre ammucchiate tra di loro formando delle vere e proprie mura. Vengono tolte per arare il terreno e ammucchiate tra di loro.







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