Il villaggio di Gorak Shep si trova nella valle del Solukhumbu, a 5164 metri d’altezza ed è l’ultimo step per arrivare sulla vetta del Kalapatthar e sul Base Camp dell Everest. Il letto di un lago ghiacciato fa da terreno per questo villaggio, famoso per essere la patria degli Sherpa, famosi per le loro abilità di guide e alpinismo. Molti trekker restano qui un paio di giorni per poter avere una visione ottimale dell’Everest, dal Kalapatthar, per poi andare verso l’EBC.

All’interno di Gorak Shep si trovano molti lodge dove poter pernottare. Considerato l’enorme afflusso nei mesi di punta per il trekking, il villaggio riesce comunque a smaltire l’enorme carico di visitatori. Ed è qui che arrivano i porter più coraggiosi: persone che portano carichi di prime necessità ai vari lodge per poi essere venduti ai turisti. Sicuramente facendo il trekking per l’Everest Base Camp ne incontrerete molti, ognuno con la sua storia da racontare.
In circa quattro ore (A/R) si arriva sul Kalapatthar dove poter ammirare la splendida vista dell’Everest, i lago di Gokyo, del Lhotse (8.514 m) e del Nuptse (7.861 m). In altre tre ore e mezzo si arriva sull’Everest Base Camp e sulla cascata di ghiaccio del Khumbu. Personalmente sono partito alle 3:30 del mattino per arrivare sulla vetta alle 5:30 circa ed ammirare l’alba. Credetemi, vale tutti gli sforzi fatti fino ad allora!
La curiosità che contraddistingue Gorak Shep è il nome: nella lingua nepalese significa “corvi morti“, data la mancanza di vegetazione su tutta la zona che circonda il villaggio.
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